Nella video intervista in basso Chiara Delogu, dell’emittente Cremonese Telecolor per la trasmissione Speciale Medicina Amica, ha intervistato il Dr. Giuseppe Di Bella principalmente sugli aspetti riguardanti l’uso della Melatonina in generale e nelle malattie oncologiche in particolare.
Numerosissime le citazioni alle quali viene fatto riferimento e nel seguito viene riportato l’ordine con le quali vengono richiamate nell’intervista.
Primi esperimenti e presunta tossicità della Melatonina
Il primo richiamo significativo riguarda i primi studi sull’effetto reale della Melatonina, effetti pubblicati e portati in relazione al Congresso Nazionale di Fisiologia del 1969 tenutosi nella città di Alghero. Nella relazione è riportato lo stretto rapporto tra l’epifisi (ghiandola pineale, tra le “responsabili” – anche se non unico distretto – della produzione di Melatonina), i nuclei delle abenule (leggere pubblicazione in basso) e l’increzione di Melatonina.
NOTA: Il visualizzatore PDF integrato si affida a risorse esterne – nello specifico a Google Docs Viewer – pertanto se non si dovesse visualizzare il documento pdf non è colpa nostra o di un malfunzionamento del sito. In genere in questi casi è sufficiente rilanciare la pagina per vedere apparire i documenti. Ad ogni modo è sempre possibile scaricare il documento in questione sul proprio computer cliccando sul link Download [Dim. File] riportato sotto ogni documento PDF.
In pratica servendosi di un vecchio apparato stereotassico di Horsley-Clarke, stimolò elettricamente le Habenulae – formazioni nervose localizzate nell’epitalamo – osservando un incremento delle piastrine in circolo fino al 300%, a dimostrazione che tale fenomeno dipende dal provocato aumento di Melatonina, sostanza fino allora ritenuta una “curiosità fisiologica” e della quale erano ignoti i possibili effetti terapeutici. Una cronistoria della Melatonina dalla scoperta ai giorni nostri è possibile leggerla scaricando il volumetto riportato in basso.
All’interno del volume precedente, così come ricordato anche nella video intervista, si fa presente l’assoluta assenza di effetti collaterali gravi dovuti a sovradosaggio di Melatonina. A riprova di questa affermazione è oramai noto dal 1972 la non tossicità nonché la capacità di non dare assuefazione ad opera della Melatonina. Il dosaggio più elevato è stato dato a persone nel 1972 dagli autori Papavasiliou e Cotzias riportati nella pubblicazione Melatonin and Parkinsonism: la dose più alta ha visto ben 6.600mg (6,6g) al giorno per ben 35 giorni consecutivi con nessun effetto collaterale (al netto di una leggera sonnolenza). I curiosi possono leggere i risultati nella pubblicazione di cui sopra degli autori citati nella tabella in basso a destra del pdf in basso (liberamente scaricabile).
La relazione intercorrente tra l’epifisi, la melatonina e il tasso piastrinemico fu ben messo in evidenza dal Prof. Luigi Di Bella nella pubblicazione (nel titolo il link all’editore): Melatonin and platelets/endothelium relationships, nel titolo il link all’editore Springer Link associato al volume Melatonin and the Pineal Gland: from basic Science to clinical application (immagine in basso).
Tale volume contiene (pdf in basso) il succitato studio presentato al 9° Congresso Internazionale di Endocrinologia tenutosi a Parigi (Francia) dal 6 al 9 Settembre 1992.
L’epifisi (o ghiandola pineale), come oramai noto è uno dei centri di produzione della Melatonina, ma non l’unico. Un ruolo importante lo hanno svolto alcuni ricercatori Russi i quali hanno individuato il sistema DNES, acronimo/contrazione di Diffuse NEuroendocrine System, un sistema (appunto!) diffuso un po’ in tutto l’organismo e il quale, a seconda dello stato, può produrre diversi tipi di neurotrasmettitori financo alla capacità di produrre Melatonina e Somatostatina (noto antagonista dell’ormone della crescita). Una sintesi del DNES è riportata nella pubblicazione di fine anni ’70 (nel titolo il link su Pubmed) The diffuse neuroendocrine system. Studies of this newly discovered controlling system in health and disease, liberamente scaricabile in basso in formato PDF.
Altra proprietà – seppur già accennata – della Melatonina è l’aggregazione piastrinica funzioni già messe in evidenza a fine anni ’70 dal Prof. Luigi Di Bella nelle note (pubblicazioni) riportate in basso:
Effetti della Melatonina sulle piastrine in vitro
Azione della melatonina MLT sulla piastrinogenesi in vitro II
Azione dell’ADP sulla piastrinogenesi in vitro III
Effetti dell’azione simultanea della melatonina MLT e dell’ADP sui megacariociti in vitro IV
alle quali è possibile aggiungere – tra le altre – anche la pubblicazione Stabilization of platelet membrane by Melatonin presentata alla Riunione Congiunta della 51esima Assemblea Generale della Società Italiana di Biologia Sperimentale, del 44esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Fesiologia e della 25esima Riunione Generale della Società di Nutrizione Umana. Riunione congiunta svoltasi a Roma dal 23 al 26 Settembre 1992 presso la Scuola dello Sport CONI.
La Melatonina è fondamentale nella omeostasi al fine di mantenere tutta una serie di equilibri. In tal senso le prime conferme arrivarono nel 1973-74 in una relazione presentata alla società Medico Chirurgica di Bologna attraverso il Bullettino delle Scienze Mediche Anno CXLV – Fascicolo I – 1974 dove vennero presentati 7 casi di Leucemie e riportato anche in un articolo:
La relazione/pubblicazione presentata era Orientamenti fisiologici nella terapia delle emopatie:
Una delle pazienti storiche (1974), per quanto ne attiene la Leucemia, è la signora Maria Tosi all’epoca affetta da Leucemia Mieloide Acuta e la cui testimonianza si può vedere/sentire al link riportato di seguito (sezione Testimonianze):
La Melatonina nel (e del) Metodo Di Bella
Il 14 Ottobre del 1997 il Prof. Luigi Di Bella e il Prof. Franco Fraschini Ordinario Fuori Ruolo Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia Medica dell’Università degli Studi di Milano ottennero il brevetto (Patent Number: Re. 35,631) di rivendicazione della paternità scientifica – e non di rivendicazione commerciale – per la produzione di Melatonina biologica coniugata con Adenosina. Il brevetto è riportato subito in basso e liberamente scaricabile in formato PDF.
La Melatonina nel Metodo Di Bella ha visto la sua introduzione ad alte dosi nel 1974 per un paziente affetto da linfosarcoma resistente alla chemioterapia e alla radioterapia dopo ripetuti cicli di chemioterapia e radioterapia, con linfonodo ascellare bilaterale laterocervicale, progressione mediastinica, inguinale e splenica bilaterale e ricoverato presso l’Ospedale Maggiore-Pizzardi di Bologna. All’epoca (anni ’70) in collaborazione con la I.F.LO SaS di Milano venivano realizzati flaconcini da 25mg di Melatonina. Melatonina biologica coniugata con Adenosina in base al patent (brevetto) sopra riportato e alla pubblicazione (nel titolo il link a PubMed) Melatonin with adenosine solubilized in water and stabilized with glycine for oncological treatment – technical preparation effectivity and clinical findings, riportata in basso e liberamente scaricabile in formato PDF.
Al suddetto paziente – come riportato a pagina 6 della pubblicazione, ovvero a pagina 106 riportata in calce nel medesimo pdf – ogni giorno, su richiesta dello stesso, dei familiari, con consenso informato e con il consenso della direzione dell’ospedale e del relativo consulente, vennero somministrate per via endovenosa dieci flaconi da 25 mg di melatonina liofilizzata in soluzione salina da 500ml. L’infusione durava circa 2 ore e ripetuta 4 volte al giorno per un totale di 8 ore al giorno equivalenti a 1.000mg (1g) di Melatonina iniettata direttamente in vena ogni singolo giorno. Il trattamento durò per 11 giorni consecutivi. Nessun altro farmaco di alcun tipo venne somministrato per accertare l’effetto della Melatonina senza interferenze. Una risposta obiettiva completa e stabile è stata osservata e documentata radiograficamente, registrata nelle note mediche del paziente (e quindi del suddetto ospedale). Il paziente è deceduto a causa di meningite acuta 15 anni dopo.
Non è stato più possibile somministrare dosi simili in altri casi perché il fornitore (I.F.LO SaS) ha interrotto la sua produzione ma anche per la totale mancanza di collaborazione (di fatto, in pratica, di totale disinteresse di tutta – o quasi – la classe medica! n.d.r.) di reparti ospedalieri.
Riguardo alle alte dosi di Melatonina somministrate occorre far presente che di recente, nella pubblicazione (nel link il titolo al PDF presso l’editore iMedPub Ltd): Five Year-Survival with High-Dose Melatonin and Other Antitumor Pineal Hormones in Advanced Cancer Patients Eligible for the Only Palliative Therapy, nella quale su 212 pazienti destinati alle cure palliative, con 100mg – per via orale – di Melatonina al giorno la conclusione vede (come è facile verificare scaricando il PDF cliccando sul titolo):
A disease control (DC) was achieved in 111/212(52%) patients, with an objective tumor regression in16/212 (8%), irrespectively of tumor histotype. A 1-year and 5-year percentages of survival were achieved in 46% and 11%, respectively, and there were significantly higher in patients with DC than in the progressed ones.
Ma è oramai noto (e solo chi vuol far finta di non vedere e/o leggere fa finta di non saperlo! n.d.r.) che le malattie linfoproliferative sono particolarmente sensibili all’azione della Melatonina coniugata utilizzata nel Metodo Di Bella. La rapidità della risposta nel caso sopra descritto, la totale assenza di tossicità e la stabilità del risultato suggeriscono che si potrebbero ottenere progressi significativi nella terapia del cancro, con particolare efficacia nelle forme linfoproliferative, come confermato non solo da questo singolo caso ma anche dai numerosi casi segnalati di somministrazione orale del Metodo Di Bella. Ad esempio, in ordine di data di pubblicazione, si vogliono ricordare (nei titoli i link a PubMed):
- 2001 – Cyclophosphamide plus somatostatin, bromocriptin, retinoids, melatonin and ACTH in the treatment of low-grade non-Hodgkin’s lymphomas at advanced stage: results of a phase II trial. (in basso in Italiano)
- 2006 – Relapse of high-grade non-Hodgkin’s lymphoma after autologous stem cell transplantation: a case successfully treated with cyclophosphamide plus somatostatin, bromocriptine, melatonin, retinoids, and ACTH.
- 2007 – Low-grade non-Hodgkin lymphoma at advanced stage: a case successfully treated with cyclophosphamide plus somatostatin, bromocriptine, retinoids, and melatonin.
- 2009 – Chronic lymphocytic leukemia: long-lasting remission with combination of cyclophosphamide, somatostatin, bromocriptine, retinoids, melatonin, and ACTH.
- 2012 – The Di Bella Method (DBM) improved survival, objective response and performance status in a retrospective observational clinical study on 55 cases of lymphomas.
Alle pubblicazioni sopra riportate si aggiungono, inoltre, due case report (nei titoli i link a sito esterno, in attesa che vengano riportati in Italiano nella sezione Testimonianze):
- Large B-cells Non-Hodgkin’s Lymphoma, Stage IV-AE;
- Non-Hodgkin’s Lymphoma, Stage III-B-E: a Case Report.
La Melatonina ai giorni nostri
Nel 1996 tal Silvio Garattini, allora Presidente della CUF – Commissione Unica del Farmaco – indusse (in che modo e con quali motivazioni? n.d.r.) il Governo in carica ad emettere un provvedimento che rendeva penalmente perseguibile (!) un medico che prescrivesse la Melatonina ad un proprio paziente e con sanzioni gravi anche verso i farmacisti che provassero a venderla.
Le reazioni non tardarono ad arrivare verso un provvedimento fuori dal mondo e assolutamente non comprensibile! In quel periodo, infatti, già si conoscevano gli effetti benefici della suddetta sostanza anche su esseri umani: si provi, ad esempio, a scorrere la lista (non esausitiva e in continuo aggiornamento) delle pubblicazioni sulla Melatonina soprattutto su esseri umani fermandosi al 1996 (allora per quale motivo emettere un provvedimento del genere? Inoltre, perché il Governo recepì una stupidaggine e balordata di quel calibro? n.d.r.).
In seguito a quell’assurda decisione (presa manifestamente contro i pazienti! n.d.r.) ci fu una forte reazione anche da parte di diversi ricercatori tra i quali il Prof. Lissoni – recentemente intervenuto anche al convegno Concetti di Multiterapia Biologica nella Prevenzione e Terapia dei Tumori – Interviste Convegno Bologna 7 Dicembre 2019 – il quale organizzò un convegno sulla deprecabile e stupida decisione (dettata o dall’ignoranza o dal conflitto di interessi! n.d.r.) – della CUF prima e del Governo subito dopo – di penalizzare l’uso della Melatonina. Di seguito alcuni parti del video del congresso di Monza del 15 Giugno 1996 e l’intervento del Prof Luigi Di Bella sul tema Melatonina (sottotitolato in Inglese)
Prof. Luigi Di Bella – Melatonin 01 – 15/Jun/1996
Prof. Luigi Di Bella – Melatonin 02 – 15/Jun/1996
Prof. Luigi Di Bella – Melatonin 03 – 15/Jun/1996
Per quale motivo un organo tipicamente politico – che non visita alcun paziente e non ha dati propri – dovrebbe interporsi tra un medico e il proprio paziente? Perché si dovrebbe intromettere tra un medico e il suo paziente quando il primo segue alla lettera la medicina basata sull’evidenza (EBM – Evidence Based Medicine) e l’etica medica codificata nella Dichiarazione di Helsinki?
1977: l’aggiunta della Somatostatina
Il Metodo Di Bella è stato sviluppato dal Prof. Luigi Di Bella iniziando a trattare nel proprio studio privato pazienti affetti da differenti malattie. Alla dinamica della Melatonina fin qui esposta il 1977 vede l’aggiunta della Somatostatina (e negli anni a venire dell’Octreotide e della Sandostatina LAR).
Nel 1978, al Congresso sulla Pineale ad Amsterdam, il Prof. Luigi Di Bella portò (e presentò) per la prima volta il metodo di cura completo costituito da Melatonina, Retinoidi e Somatostatina discutendo anche la pubblicazione (nel titolo il link all’editore Elsevier) Perspectives in Pineal Functions poi riportata/pubblicata nel volume N°52 della serie Progress in Brain Research dello stesso editore (immagini in alto). L’intervento fu, naturalmente, publicato anche agli atti del Congresso.
Nel 1981 il Prof. Luigi Di Bella, come documentato nell’Abstract Book del 2nd International Symposium on Somatostatin tenutosi ad Atene dall’1 al 3 giugno 1981 (e documentazione ufficiale presente agli atti del congresso) riportò i buoni risultati in pazienti affetti da vari tipi di cancro a seguito di un trattamento costituito da Somatostatina, Bromocriptina (e/o Cabergolina), Melatonina e Ciclofosfamide.
I suddetti risultati con medesima combinazione di farmaci sono stati confermati negli anni successivi con la serie di pubblicazioni (lista non esaustiva) riportata poco sopra e riassunta nel seguito (nel titolo l’ancora alla pubblicazione in PDF liberamente scaricabile):
- 2001 – Cyclophosphamide plus somatostatin, bromocriptin, retinoids, melatonin and ACTH in the treatment of low-grade non-Hodgkin’s lymphomas at advanced stage: results of a phase II trial (documento PDF in Italiano);
- 2006 – Relapse of high-grade non-Hodgkin’s lymphoma after autologous stem cell transplantation: a case successfully treated with cyclophosphamide plus somatostatin, bromocriptine, melatonin, retinoids, and ACTH;
- 2007 – Low-grade non-Hodgkin lymphoma at advanced stage: a case successfully treated with cyclophosphamide plus somatostatin, bromocriptine, retinoids, and melatonin;
- 2009 – Chronic lymphocytic leukemia: long-lasting remission with combination of cyclophosphamide, somatostatin, bromocriptine, retinoids, melatonin, and ACTH;
- 2012 – The Di Bella Method (DBM) improved survival, objective response and performance status in a retrospective observational clinical study on 55 cases of lymphomas.