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Annunciamo una nuova pubblicazione della Fondazione Di Bella – in realtà ha già più di qualche giorno – relativa al più aggressivo tumore del seno, il triplo negativo. Nella pubblicazione si documenta il progresso nelle mediane di sopravvivenza mediante il Metodo Di Bella rispetto ai protocolli oncologici, in tutti i controlli, in un arco di tempo da 1 a 5 anni. La pubblicazione é:
Giuseppe Di Bella , Ilaria Moscato , Elena Costanzo , Giovanni Di Giorgi – A retrospective observational clinical study of triple negative breast cancer cases treated with Di Bella Method: A preliminary data. Neuro Endocrinol Lett. 2024 Dec 22;45(7-8).
Nel titolo il link alla banca dati Pubmed; prossimamente, per gli intreressati, verrà riportato anche il PDF della pubblicazione.
Di seguito un estratto:
Il carcinoma mammario triplo negativo (TNBC) è un sottotipo distinto di cancro al seno che ha una prognosi infausta a causa della mancanza di agenti terapeutici efficaci. Poiché una percentuale significativa di campioni chirurgici umani di TNBC esprimeva mRNA per l’ormone della crescita (GH), l’ormone di rilascio dell’ormone della crescita (GHRH) e l’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) e l’attività proliferativa mitogenica di GH, GHRH e GnRH sono stati identificati come bersagli terapeutici efficaci per la somatostatina e i suoi analoghi e analoghi del GnRH, il metodo Di Bella (DBM), una combinazione di analoghi ormonali e vitamine, è stato introdotto per colpire e inibire i tumori solidi. Il presente studio mirava a migliorare la prognosi del TNBC utilizzando il DBM nelle donne con TNBC.
Il progresso è dovuto all’impiego di alti dosaggi di somatostatina e analogo octreotide il cui razionale è documentato dalla presenza nelle membrane citoplasmatiche delle cellule tumorali triplo negativo di alte concentrazioni, non solo del recettore dell’ormone della crescita (GHR) ma anche del suo precursore (GHRH) che ha una spinta proliferativa ancora più potente.
Altro dato rilevante, l’oncologia in queste patologie non impiega il blocco estrogenico mediante inibitori delle aromatasi e analoghi delle gonadotropine ipofisarie, come Enantone o analoghi, non trovando recettori estrogenici nelle cellule tumorali. Al contrario, l’accertamento nelle membrane citoplasmatiche del triplo negativo, di alte concentrazioni di recettori delle gonadotropine (GnRH) e conseguente elevata produzione di estrogeni, evidenzia il razionale MDB della loro inibizione mediante i loro
analoghi. Alti dosaggi di soluzione di retinoidi MDB, Vitamine D e C, Melatonina idrosolubile, contrastando il più insidioso percorso di progressione oncologica, la mutabilità, e attivando il differenziamento e l’immunità concorrono al miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita.
Riportate di seguito le slide illustrative nelle quali il confronto viene eseguito rispetto allo studio IMpassion130 riportato nella pubblicazione Atezolizumab and Nab-Paclitaxel in Advanced Triple-Negative Breast Cancer e la cui ultima revisione – Adjuvant Atezolizumab for Early Triple-Negative Breast Cancer: The ALEXANDRA/IMpassion030 Randomized Clinical Trial – datata 30 gennaio 2025, riporta chiaramente:
Conclusioni e rilevanza: L’aggiunta del farmaco immunoterapico atezolizumab alla chemioterapia dopo l’intervento chirurgico non ha apportato benefici alle pazienti con carcinoma mammario triplo negativo ad alto rischio di recidiva.
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