Di seguito riportiamo stralci dell’articolo del quotidiano IlRestodelCarlino – versione on-line – con il quale si è voluto ricordare le doti umane del fondatore del DiBellaInsieme.
Adolfo, figlio del Prof. Di Bella Luigi, ha difeso per una vita l’opera del padre: “Avevano entrambi Fanano nel cuore“. Secondogenito del Prof Luigi Di Bella famoso per il suo trattamento anti-tumori. Riposerà nella tomba di famiglia “Rispondeva sempre a chi gli chiedeva aiuto, dava consigli“. Scelse l’Appennino per presentare il suo libro.
Modena, 29 febbraio 2024 – Riposerà nella tomba di famiglia a Fanano il dottor Adolfo Di Bella, scomparso lunedì scorso a Messina dove da Modena si era trasferito con la famiglia.
Adolfo ha sempre lottato per tenere in vita l’opera di suo padre. E così anche il fratello Giuseppe, medico. Il dottor Adolfo Di Bella – è stato scritto – attraverso il Forum è sempre stato presente e disponibile a un consiglio, una parola di conforto, a dare una mano a chi ha avuto bisogno d’aiuto a volte anche psicologico”.
La famiglia Di Bella ha uno stretto legame con Fanano, comune che nel 1998 conferì la cittadinanza onoraria al professor Luigi Di Bella.
Il dottor Adolfo scelse di presentare quassù il suo libro ‘Il poeta della scienza. Vita del professore Luigi Di Bella’, la biografia del genitore basata su documenti, lettere e ricordi trasmessi dallo stesso protagonista ai figli Giuseppe e Adolfo. Adolfo era da anni impegnato, insieme al fratello Giuseppe, nella divulgazione dell’opera del loro padre, scomparso a 91 anni dopo aver dedicato la sua vecchiaia a visitare pazienti nel suo studio in via Marianini a Modena.
La scorsa estate, in occasione dei 20 anni dalla morte del professor Luigi, il dottor Adolfo non poté essere presente alla commemorazione a Fanano, alla quale parteciparono numerosi ex pazienti del professore arrivati da tutta Italia. Inviò un suo scritto, nel quale definì il genitore:
“Un uomo che conciliava l’umiltà e la semplicità con doti rarissime di intelletto e cultura. Chi gli è stato più vicino sa che, pur consapevole nel profondo dell’animo della sua superiorità, è sempre stato il più intransigente giudice del Luigi Di Bella medico, scienziato, docente, uomo“.