Thursday, 21 November, 2024

Comunicazione di Fine Anno


Nell’avvicendarsi del Santo Natale questa mia è volta, innanzitutto, a ringraziare tutti coloro che, tramite erogazioni liberali, o destinazione del 5×1000, o anche semplicemente collaborando a titolo gratuito con le nostre attività, hanno consentito la prosecuzione delle ricerche scientifiche della Fondazione Di Bella, permettendoci di avviare nuove collaborazioni con gruppi di ricerca esterni e di sviluppare ulteriormente quanto precedentemente delineato dalle ricerche di mio padre, Prof. Luigi Di Bella.

Oggi la medicina è condizionata dagli stessi circoli di potere globali che gestiscono politica, magistratura, informazione, economia, e perseguono l’assoluto monopolio della ricerca e terapia medica con l’obiettivo primario ma non esclusivo del profitto, per ragioni che si estendono a finalità più ampie, insospettabili, inconfessabili.


NOTA: Il visualizzatore PDF integrato si affida a risorse esterne – nello specifico a Google Docs Viewer – pertanto se non si dovesse visualizzare il documento pdf non è colpa nostra o di un malfunzionamento del sito. In genere in questi casi è sufficiente rilanciare la pagina per vedere apparire i documenti. Ad ogni modo è sempre possibile scaricare il documento in questione sul proprio computer cliccando sul link Download [Dim. File] riportato sotto ogni documento PDF.


  • Dr. Ralph Moss, nel best-seller internazionale Questioning Chemotherapy: “…formano una sorta di establishment del cancro, che controlla l’orientamento della prevenzione, della diagnosi e della terapia del cancro. A livello globale, tutta la legislazione sanitaria tende ad accentrare il potere in poche mani e ad accrescere il conservatorismo in medicina per salvaguardare il profitto…”.
Questioning Chemotherapy, autore Ralph W. Moss – Equinox Press, 1995 – 210 pagine

La cosiddetta “Comunità Scientificapoliticamente e finanziariamente allineata che pontifica con giudizio dogmatico su ogni terapia , è ormai talmente corrotta da falsificare per interesse almeno il 50% del dato scientifico come pubblicamente denunciato anche dalla Prof. Marcia Angell, per 20 anni caporedattore di un’altra delle massime testate scientifiche internazionali, The New England Journal of Medicine (NEJM), che ha dichiarato:

” […] Semplicemente, non è più possibile credere a gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata, o fare affidamento sul giudizio di medici `fidati` o linee guida mediche autorevoli […] ” (Una storia di corruzioni come riporta il The New York Review of Books nell’articolo Drug Companies & Doctors: A Story of Corruption a firma proprio di Marcia Angell, ndr).
Lo stesso articolo è ripreso nell’intervento di Marcovitch H. (Clinical Risk, RSM Press Ltd., London, United Kingdom) nel riferimento N°12 della pubblicazione Editors, publishers, impact factors, and reprint income riportata in basso e liberamente scaricabile.

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Stato dell’arte dell’oncologia, oggi

…sottotitolo, “sul reale, documentato e verificabile fallimento della terapia medica del cancro”.

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  • Il cancro della mammella è in assoluto la prima causa di morte della donna in tutto il mondo:
  • Dato “ufficiale” del 2018: 8,7 milioni di morti e 17,5 milioni di ammalati nel mondo;
  • Dato reale (per mancanza del registro dei tumori in 2/3 della popolazione mondiale): oltre il doppio rispetto al dato ufficiale.


Una Rassegna – in ordine cronologico – delle Banche Dati Biomediche Internazionali

  • Richards M, Stockton D et al., Aprile 2000 nella pubblicazione riportata in basso e liberamente scaricabile How many deaths have been avoided through improvements in cancer survival? del British Medical Journal: su 1.500.000 pazienti oncologici sopravvivenza a 5 anni il 29,9% (di cui solo il 2,3% per chemioterapia – punto successivo sul rapporto Morgan – il resto grazie alla chirurgia).

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  • Dicembre 2004 Morgan G. et al., The Royal College of Radiologist, Clinical Oncology nella pubblicazione The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies riportata in basso e liberamente scaricabile riporta, testualmente:
    RESULTS: the overall contribution of curative and adjuvant cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adults was estimated to be 2.3% in Australia and 2.1% in the USA.
    RISULTATI: Il contributo complessivo della chemioterapia citotossica curativa e adiuvante alla sopravvivenza a 5 anni negli adulti è stato stimato al 2,3% in Australia e al 2,1% negli Stati Uniti.
    Tali valori sono ben riassunti nella tabelle 1 e 2 all’interno della pubblicazione e di seguito riportate:
Table 1 – Impact of cytotoxic chemotherapy on 5-year survival in Australian adults.
Table 2 – Impact of cytotoxic chemotherapy on 5-year survival in American adults.
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  • Settembre 2012, Sun Y. et al., nella pubblicazione Treatment-induced damage to the tumor microenvironment promotes prostate cancer therapy resistance through WNT16B per la rivista Nature Medicine viene riportato:

    “… la chemioterapia nutre il tumore, lo rende refrattario ad ulteriori trattamenti. Il danno indotto dal trattamento al microambiente tumorale promuove la resistenza alla terapia del cancro alla prostata attraverso WNT16B”

    La pubblicazione è riportata in basso e liberamente scaricabile.

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  • A Febbraio 2013 sulla rivista Cancer Biology & Therapy gli autori Johnson LM et al., con la loro pubblicazione Treatment-induced secretion of WNT16B promotes tumor growth and acquired resistance to chemotherapy: implications for potential use of inhibitors in cancer treatment confermano quanto riportato pochi mesi prima nella pubblicazione di Sun Y. et al., testualmente riportano:

    “La secrezione di WNT16B indotta dal trattamento chemioterapico promuove la crescita tumorale e la resistenza acquisita alla chemioterapia: implicazioni per il potenziale uso di farmaci antitumorali”

    Di seguito la pubblicazione liberamente usufruibile.

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  • Settembre 2016, Wallington M et al., nella pubblicazione sul The Lancet Oncology dal titolo 30-day mortality after systemic anticancer treatment for breast and lung cancer in England: a population-based, observational study, riportata in basso e liberamente scaricabile, si può facilmente verificare come il tasso di mortalità nei primi 30 giorni parta dal 2-3% per salire oltre il 15% (e.g. su 1.000 persone fino a 150 nell’arco di un mese possono morire non per tumore ma per le cure chemioterapiche proposte!)
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  • Novembre 2016, Delgado-López PD e Corrales-García EM pubblicano Survival in glioblastoma: a review on the impact of treatment modalities per la rivista Clinical and Translational Oncology. Le conclusioni con un laconico e sconfortante:

    ” […] Attualmente, il meglio che può essere offerto è una modesta sopravvivenza mediana complessiva di 14 mesi in pazienti sottoposti a resezione massima sicura più chemioradioterapia adiuvante […]”

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  • 8 Aprile 2017 il giorno del SUM #01 Capire il futuro , nella sala risuonano le seguenti frasi: “Il cancro è un affare“, si prosegue con “La chemioterapia non è la soluzione del cancro” e continua: “In Italia ci sono oggi quasi 180.000 morti di cancro, se questo è il segno di un successo io me ne vado ai giardini pubblici“. Infine viene rincarata la dose: “La ricerca non funziona. Così illudiamo i pazienti e buttiamo via milioni. Continuiamo a pubblicare studi, ma più che alla cura si pensa a ottenere fondi“. E’ quanto afferma il Prof. Ermanno Leo (classe 1948), medico e chirurgo italiano, specializzato in chirurgia oncologica nel 1982, che dal 1998 dirige la struttura di chirurgia colo-rettale presso l’Istituto Tumori Milano ed è professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia generale dell’Università di Roma La Sapienza. Di seguito il video dell’intervento:

  • Luglio 2017, Karagiannis GS et al., il risultato del lavoro Neoadjuvant chemotherapy induces breast cancer metastasis through a TMEM-mediated mechanism (riportato in basso e liberamente scaricabile) per la rivista Science Translational Medicine del gruppo American Association for the Advancement of Science, riporta:

    “La chemioterapia neoadiuvante (che precede l’intervento chirurgico, ndr) nel carcinoma mammario induce metastasi attraverso un meccanismo mediato da TMEM: le cellule tumorali al seno si diffondono attraverso siti endovasali delle cellule tumorali dipendenti da TIE2/MENACalc/MENAINV, chiamati Tumorale Microambiente delle Metastasi (TMEM) la chemioterapia aumenta la densità e l’attività dei siti TMEM […]”

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  • Ottobre 2017, gli autori Davis C., Naci H. et al., per il The British Medical Journal pubblicano – in modalità open access, quindi liberamente usufruibile: gli interessati possono scaricarla in basso – Availability of evidence of benefits on overall survival and quality of life of cancer drugs approved by European Medicines Agency: retrospective cohort study of drug approvals 2009-13 nella quale viene chiaramente indicato che:

    “La stragrande maggioranza degli antitumorali di ultima generazione approvati dall’European Medicine Agency (EMA, ndr), non ha alcuna prova o documentazione di efficacia antitumorale […] e, dopo oltre 3 anni dall’immissione nel mercato, non vi erano prove conclusive che questi farmaci prolungassero o migliorassero la vita per la maggior parte delle tipologie di cancro per i quali sono stati approvati”.

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  • Le due pubblicazioni degli autori Naci H., Davis C. et al., (unitamente ad altre) sono talmente di rilievo che vengono riprese a fine Settembre 2019 dall’ANSA nella sezione Salute&Benessere con la notizia Tumori e nuovi farmaci, non giustificato il costo, ridotto valore aggiunto per pazienti, anche in sopravvivenza dove viene esplicitamente riportato:

    “Molti dei nuovi farmaci anticancro hanno un ridotto valore aggiunto per i pazienti – in termini di sopravvivenza, qualità di vita o trattamento delle complicanze – rispetto ai trattamenti standard e vedono raramente giustificato il proprio costo extra”.

 

Le evidenze scientifiche pubblicate in precedenza, liberamente scaricabili e comunque reperibili nelle maggiori banche dati medico-scientifiche financo on-line nel sito della rivista che l’ha pubblicate, è evidente come documentino il falso dell’informazione gestita dai soliti circoli di potere economico-politici.

Ad esempio, Il Corriere della Sera in ripetuti articoli dell’8, del 15 e del 19 ottobre 2019 magnifica i grandi progressi e le spettacolari conquiste scientifiche e cliniche dei nuovi farmaci antitumorali di ultima generazione approvati dall’European Medicines Agency (EMA, ndr), arrivando così ad applicare il principio della trasposizione: “Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre!“.

Infatti, considerando le pubblicazioni – documenti pdf – fin qui riportati in base a che cosa Il Corriere della Sera magnifica gli antitumorali approvati dall’EMA quando le più autorevoli testate medico scientifiche Davis C, Naci H, BMJ. 2017 Oct e Naci H, Davis C, BMJ. 2019 Sep ne contestano e smentiscono scientificità ed efficacia?

Ancora, dal portale Tumore ma è vero che? nato su iniziativa della Fondazione Aiom:
“[…] pericolosa diffusione di teorie pseudoscientifiche sulle cure “miracolose” del cancro: dal siero Bonifacio… fino al metodo Di Bella”
Anche il suddetto portale adotta il prinicipio della trasposizione “dimenticando” di riportare, ad esempio, Davis C, Naci H, BMJ. 2017 Oct e Naci H, Davis C, BMJ. 2019 Sep che smentiscono e smontano scientificità ed efficacia di ciò che loro, invece, magnificano?

Portale AIRC – sezione cancro – informazioni tumori – corretta informazione: “non esistono prove scientifiche che dimostrano l’efficacia della terapia Di Bella nella cura dei tumori”.
Già sulla coppia “corretta informazione” ci sarebbe da ridere se l’argomento non fosse così serio visto che sono loro – quelli dell’AIRC sul loro portale – a disegnare il Prof Di Bella con un puerile, infantile e fuori luogo bicchiere da cocktail! E, per dirla tutta, il termine cocktail – utilizzato sul portale dell’AIRC a scopo di derisione del Prof. Luigi Di Bella – lo tirò fuori la cosiddetta “comunità scientifica” diversi anni prima per indicare i loro “miscugli” chemioterapici!
Un esempio su tutti? Il protocollo CHOP un cocktail di Ciclofosfamide, Doxorubicina (Adriblastina), Vincristina e Prednisone con questi effetti collaterali:

Morale, anche a quelli dell’AIRC piace applicare il principio della trasposizione?

Per non parlare poi degli asini (scusandoci con i veri quadrupedi per l’accostamento!) dietro la pagina Wikipedia: “Il cosiddetto metodo Di Bella è una terapia… priva di riscontri scientifici circa i suoi fondamenti e la sua efficacia”.
A tal proposito vi rimandiamo alla lettura – e visione dei video indicati – dell’articolo METODO DI BELLA – 20 ANNI DOPO (1997-2017) a dimostrazione delle palesi stupidaggini riportate da molti siti/blog di (pseudo)informazione – ivi compresa Wikipedia – sul MdB e in particolar modo nel prendere – anche a riferimento – come oro colato le scritture di certi blog e blogger “con le verità in tasca”.

 

Relativamente alla mancato riscontro di documentazioni e conferme dell’efficacia antitumorale in assenza di tossicità del MDB affermato dal questi organi di informazione

Le seguenti pubblicazioni recensite dalle maggiori banche dati biomedico-scientifiche mondiali PubMed e ResearchGate GmbH documentano chiaramente la capacità di disinformazione e falsificazione sul MDB dei mainstream di regime. Infatti, sull’effetto antitumorale in assenza di tossicità dei componenti del MDB, una ricerca su PubMed aggiornata al 23 Dicembre 2019 riporta:

  • Somatostatin and octreotide in cancer: 35505 pubblicazioni;
  • Retinoids in cancer: 19659 pubblicazioni;
  • Vitamin D in cancer: 13757 pubblicazioni;
  • Vit E in cancer: 6504 pubblicazioni;
  • Vit C in cancer: 7128 pubblicazioni;
  • Condroitine sulfate in cancer: 2419 pubblicazioni;
  • Glucosamine in cancer: 2773 pubblicazioni;
  • Melatonin in cancer: 3238 pubblicazioni;
  • Bromocriptine in cancer: 2794 pubblicazioni;
  • Cabergoline in cancer: 855 pubblicazioni.

Molte di queste pubblicazioni gli interessati possono visionarle (e scaricarle in formato pdf) sul collegato Metodo Di Bella – Sito Ufficiale, ad esempio:

  • Somatostatina e/o Octreotide (analoghi e/o derivati), cliccando si potranno visionare una lunga serie di pubblicazioni che spaziano dalle culture cellulari in vitro fino a sperimentazioni di ongi tipo su esseri umani, passando per review, sperimentazione animali, meta-analisi ecc.
  • Melatonina, cliccando si potranno visionare una lunga serie di pubblicazioni che spaziano dalle culture cellulari in vitro fino a sperimentazioni di ongi tipo su esseri umani, passando per review, sperimentazione animali, meta-analisi ecc.
  • Vitamina A (Axeroftolo o Retinolo), ATRA, acido retinoico (analoghi e/o derivati), cliccando si potranno visionare una lunga serie di pubblicazioni che spaziano dalle culture cellulari in vitro fino a sperimentazioni di ongi tipo su esseri umani, passando per review, sperimentazione animali, meta-analisi ecc.
  • Vitamina D3 o diidrotachisterolo (analoghi e/o derivati), cliccando si potranno visionare una lunga serie di pubblicazioni che spaziano dalle culture cellulari in vitro fino a sperimentazioni di ongi tipo su esseri umani, passando per review, sperimentazione animali, meta-analisi ecc.
  • Vitamina E (utilizzato sotto forma di estere) o Alfatocoferile acetato, cliccando si potranno visionare una lunga serie di pubblicazioni che spaziano dalle culture cellulari in vitro fino a sperimentazioni di ongi tipo su esseri umani, passando per review, sperimentazione animali, meta-analisi ecc.
  • Antiprolattinici Cabergolina e Bromocriptina.

Di seguito alcune delle pubblicazioni su oltre un migliaio di casi clinici di tumori guariti con MDB – ignorati con non poca prosopopea e presunzione dai cosiddetti “luminari” – e sulle basi scientifiche e razionali del Metodo Di Bella (NOTA: è solo un esempio di lista, mancano gli oltre 200 lavori del Prof. Luigi Di Bella). Su ogni titolo il link alla pubblicazione:

 

Un po’ di storia fino ai giorni nostri… repetita iuvant

I tanti casi di pazienti guariti dal Prof. Di Bella, avevano portato nel 1997, ad una mobilitazione della gente e a manifestazioni di piazza per richiedere la libertà di cura e l’erogazione del Metodo Di Bella. Il tentativo delle Lobby di risolvere la loro critica situazione con una campagna diffamatoria fino al linciaggio morale, l’insulto triviale, e la promulgazione di altisonanti proclami, di autentiche bolle di scomunica, di diffide degli ordini dei medici, di minacce e intimidazioni al professor Di Bella, sortì l’effetto diametralmente opposto, riducendo ulteriormente il già scarso prestigio delle istituzioni sanitarie.

Sotto la pressione dell’opinione pubblica nel 1998, questi signori furono costretti “ obtorto collo” ad approvare la cosiddetta “Legge Di Bella” (articolo 3, comma 2 D.L. n. 17 del 23 febbraio 98, conv. con modificazioni, dalla legge 8 aprile 1998, n. 94), che consentiva al medico di prescrivere al di fuori dei vincoli burocratici ministeriali secondo scienza e coscienza. Ne uscirono preconfezionando l’esito negativo della sperimentazione per screditare e diffamare il Prof. Di Bella. La sperimentazione fu totalmente destituita di legittimità e dignità scientifica come ormai noto e documentato da diverse pubblicazioni tra cui il recente libro La scelta antitumore, prevenzione, terapia medica stile di vita. Si raccomanda anche vivamente per informazioni complete e documentate sulla sperimentazione ministeriale di leggere attentamente l’ampia e dettagliata documentazione del docufilm METODO DI BELLA – 20 ANNI DOPO (1997-2017) già riportato in precedenza.

La Legge Finanziaria 2007 (al comma 796, lettera Z), sotto il Governo Prodi, ha abrogato questa disposizione di legge in base alla quale per 9 anni i medici avevano potuto prescrivere farmaci di cui esisteva un razionale d’impiego scientificamente testato, ma non considerato dalle commissioni ministeriali. Il Prof Di Bella che era stato emarginato dai circoli di potere, oltre che per i risultati ottenuti, è stato tanto odiato e vilipeso perché è stato in grado di bloccare per 9 anni il programma di asservimento della terapia e della ricerca alle logiche del profitto recuperando piena dignità e autonomia del medico. Particolarmente appropriato al Prof Di Bella l’aforisma di Terenzio: ”Obsequium amicos, veritas odium parit” che tradotto letteralmente, significa: “L’adulazione procaccia amici, la verità attira l’odio“.

Questi signori non hanno però considerato quanto sia reale e mai smentito anche l’aforisma di Aulo Gellio: “Veritas Filia Temporis“ ovvero, la verità, anche se lentamente, emerge sempre.

Alcuni tra i luminari, lampadari, detrattori del Metodo Di Bella hanno come unica attenuante l’aforisma di S.Tommaso: “L’idiota considera falso tutto quello che non è in grado di comprendere”. Aforisma che il prof Di Bella condivideva pienamente scusando i più esagitati e rabbiosi diffamatori del Suo metodo con l’affermazione ”Non sono in grado di capire”.

Il dato di fatto documentato e verificabile, la verità oggettiva, l’osservazione e lo studio, la verifica della realtà, da sempre mezzo insostituibile ed essenza della ricerca, sono stati sostituiti da funambolismi statistici, da pseudoverità virtuali di trial clinici taroccati, commissionati e finanziati da multinazionali, impostati condotti e conclusi per portare a successi preconfezionati e relativi fatturati.

Il programma di azzeramento della libertà del medico di prescrivere secondo le evidenze scientifiche sta ormai rapidamente concludendosi, come evidenziato dal nuovo codice deontologico che penalizza ogni medico che non si attenga scrupolosamente ai loro dictat terapeutici, indipendentemente dai risultati ottenuti sul paziente, dando al contrario ampie coperture medico legali a medici responsabili di eventi anche gravi, se si sono attenuti al prontuario.

Non è che una forma mascherata di intimidazione perfettamente coerente con l’ipocrisia, denominatore comune e collante di queste lobby. Questo disegno è completato dalla fine programmata della libertà di ricerca scientifica, codificata nel decreto legge N° 158 del 13 sett. 2012 e nella legge N° 189 del 8 nov. 2012 (riportata in basso) che prevede gravissime sanzioni disciplinari e pecuniarie ai ricercatori che, come il Prof Di Bella, senza il benestare di comitati etici, osino intraprendere studi clinici e ricerche scientifiche, anche se in autonomia e autofinanziati.

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È finita la libertà non solo di cura ma di ricerca. Hanno creato le condizioni per cui solo le multinazionali saranno autorizzate a finanziare studi clinici finalizzati alla registrazione di farmaci con procedure di cui si conoscono e sono stati denunciati gli espedienti e trucchi statistici per arrivare comunque alla registrazione e relativo profitto. In assenza di una presa di coscienza e di un deciso e coraggioso intervento politico, si aggraverà drammaticamente la degenerazione commerciale e speculativa della ricerca biomedica e della pratica clinica.

Ringrazio dell’attenzione e invio i più cordiali auguri di buon Natale e sereno 2020

Dr. Giuseppe Di Bella

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